fbpx

Mara - Livellatrici Laser

MARA laser-redditività-coltivazioni

Aumentare la redditività di una coltivazione agricola: il giusto mix di attività

Nella valutazione della redditività di un processo di produzione, solitamente si tende a concentrare la propria attenzione sul quantitativo di prodotto che si riesce a mettere in vendita sul mercato, con la convinzione che “più siamo in grado di vendere più il lavoro è stato fruttuoso e redditizio”. Un approccio di questo genere porta a spostare l’attenzione sul prezzo finale di vendita come variabile critica che, dal punto di vista del produttore, deve essere il più alto possibile per massimizzare il ricavo.

In realtà il ricavo non coincide con il guadagno poiché si tende a considerare solo il valore monetario complessivo delle entrate lasciando in secondo piano i costi ed altri fattori che possono incidere in modo molto sensibile su quanto alla fine “resti in tasca” all’imprenditore, qualunque sia la sua area di attività.

Nel mondo agricolo, ad esempio, in specifiche coltivazioni quali riso, soia, canna da zucchero, è necessario prendere in considerazione una serie di aspetti e problematiche in grado di influenzare significativamente i costi e la produttività, consentendo di massimizzare il guadagno a fine stagione.

 

Fattori critici e costi “nascosti” di una cattiva pianificazione dell’attività

Prendiamo come esempio la coltivazione del riso, nella quale vi sono alcuni fattori più immediatamente comprensibili anche ad un occhio meno esperto e che possono incidere a fine stagione:

  • Produzione complessiva di prodotto
  • Qualità del prodotto
  • Consumo di acqua

Andiamo ad analizzare in dettaglio questi aspetti in quanto ognuno deve essere ottimizzato per consentire di ottenere il massimo dal terreno e dalla sua coltivazione.

Sicuramente il concetto espresso nell’introduzione “più prodotto disponibile per la vendita = maggior ricavo” risulta un fattore determinante per la redditività dell’impresa agricola.

Come massimizzare la produzione di prodotto dei nostri terreni? Non esiste una sola risposta ma un giusto insieme di accorgimenti in grado di fare la differenza sulla resa complessiva se considerati tutti all’interno del nostro mix di attività. Nel dettaglio occorre:

Massimizzare l’area disponibile per la coltivazione

Il terreno è buono anche in prossimità dei bordi del campo perciò occorre utilizzare tutta la superficie disponibile. Considerate che un mancato utilizzo di tutta l’area utile per la coltivazione può portare ad una immediata perdita stimata dal 10 al 20 % della produzione complessiva.

Preparare un letto di semina piano

Le irregolarità nel livellamento del suolo possono penalizzare il corretto deflusso dell’acqua di irrigazione o limitare le manovre d’acqua portando ad un aumento degli agenti patogeni e dei parassiti arrivando al limite anche ad annullare l’efficacia di interventi diserbanti o la dispersione degli elementi fertilizzanti. In queste condizioni possiamo riscontrare una perdita di raccolto e una crescita non omogenea del prodotto con un conseguente calo di qualità e riduzione della quantità vendibile. Inoltre, un letto di semina perfettamente livellato, ci può consentire di aumentare la densità di semina della coltivazione con un incremento importante della produzione complessiva nell’ordine di un 15-20% in più per ogni stagione.

Consumo di acqua

L’acqua sempre più sta diventando un bene raro, da non sprecare e ottimizzare nell’utilizzo. Con la siccità riscontrata negli ultimi anni, considerato sia l’aumento del suo costo sia la riduzione della sua disponibilità, l’acqua si sta configurando come una delle variabili, presenti e future, più critiche in grado di incidere in modo significativo sulle due altre criticità analizzate nei paragrafi precedenti.

In conclusione, già solo questi tre fattori presi in considerazione (ve ne sono molti altri che analizzeremo in altri articoli), richiedono alla base una attività ad essi comune ed in grado di massimizzarne la resa e conseguentemente la redditività della coltivazione: il livellamento corretto e ottimale del terreno.

 

Livellare il terreno per aumentare la redditività di una coltivazione

Sono disponibili molti studi che riportano il confronto tra le “performance” della produzione di una coltura su un terreno perfettamente livellato, rispetto a un piano di semina non uniforme, possa portare a una perdita quantificabile dal 20 al 40% della produzione complessiva.

Le nuove tecnologie di livellamento con Laser e GPS, arrivano ad una tolleranza inferiore ai 2 cm sul piano di riferimento.

Inoltre, attraverso le livellatrici MARA, è possibile raggiungere risultati in grado di portare benefici su tutti i fattori critici identificati in precedenza:

  • Sfruttamento di una maggior superficie di coltivazione (dal 20 al 40% in più di resa);
  • Creazione del miglior ambiente per la crescita della coltura con una resa omogenea in termini di qualità e quantità di prodotto;
  • Riduzione del consumo di acqua in grado di ridurre al minimo il fabbisogno di sommersione che dagli oltre 20 cm prima degli anni 60, con l’acqua a metà polpaccio delle mondine, ci consente di arrivare fino a soli 5 cm di oggi.

Se consideriamo, inoltre, che per ogni ettaro di coltivazione sono necessari circa 20 mila litri di acqua per una stagione, con un costo idrico crescente stimato intorno ai 300€ all’ettaro, possiamo immediatamente comprendere come anche la riduzione dei costi, oltre all’ottimizzazione della produzione, possano risultare fattori determinanti per migliorare il guadagno e la conseguente redditività dell’azienda agricola.

Maggiori saranno le superfici coltivate e maggiore sarà la crescita dell’utile economico della produzione agricola.

Maralaser WhatsApp Chat
Invia per chattare con noi