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Mara - Livellatrici Laser

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Come nasce la tecnologia laser per il livellamento del terreno?

Il sistema laser ha una storia di lunga data ed è oggi uno degli elementi fondamentali che caratterizza un livellamento del terreno ottimale e preciso.

In questo mercato si distingue da oltre trent’anni l’azienda MARA S.r.l..

Una realtà dal respiro internazionale che ha fatto della qualità, dell’attenzione ai dettagli e del servizio ai clienti i suoi principali punti di forza.

L’azienda, nata nel 1986, è oggi leader mondiale nel mercato delle livellatrici.

Le parole di Gianmario Delsignore

Il CEO di MARA S.r.l. ci spiega come è nata la tecnologia laser e come è stata brillantemente adeguata alla realtà del livellamento del terreno.

Le origini del sistema laser: da Einstein a Theodore Harold Maiman

“L’idea di un fascio di luce che permane nello spazio risale al 1916 con Albert Einstein”.

Un’idea che per decenni rimase tale, ma che negli anni Sessanta venne finalmente dimostrata dal fisico e ingegnere statunitense Theodore Harold Maiman.

“Nel 1962 l’ingegnere mise in funzione per la prima volta il laser, dimostrando la possibilità di mantenere costante nello spazio un fascio di luce.

Per fare una dimostrazione ha livellato il fondo della Baia di San Francisco per consentire alle navi di grossa stazza di accedere al porto.

In assenza di un terreno livellato non riuscivano ad entrare per via della conformazione del fondale.

L’ingegnere pose un ricevitore laser su una draga: quando quest’ultima si recava in profondità si fermava, per poi continuare a lavorare con quella stessa profondità.

Successivamente spostava il raggio di un tot. di metri, per poi proseguire fino a che il fondale non era completamente livellato.”

L’innovazione degli anni Settanta: l’intuizione geniale del fisico Maiman

La tecnologia laser progredì per adattarsi a contesti diversi.

Nel 1978 l’ingegnere statunitense ebbe una brillante intuizione.

Mise su questo raggio un pentaprisma, ovvero un cristallo a cinque facce, che ha la caratteristica di far uscire il raggio a novanta gradi rispetto all’entrata, in qualunque posizione lo si metta.

Lo posizionò sulla testa del trasmettitore laser e fece girare questo pentaprisma con un motorino elettrico, riuscendo, in questo modo, a creare un piano.

La lunghezza d’onda a questo punto era molto precisa da 0,82 a 0,75 mm. di lunghezza d’onda.

Successivamente veniva emesso un raggio che colpiva il ricevitore dieci volte al secondo, ovvero 600 giri al minuto.

Utilizzò questo sistema per livellare il terreno con le ruspe.

In origine i ruspisti dovevano necessariamente affidarsi ad un geometra o ad un ingegnere affinché eseguissero un rilievo del campo (mettendo dei picchetti ad una certa distanza l’uno dall’altro) per effettuare il calcolo delle pendenze; in questo caso, il margine di errore del livellamento era di circa ±5 cm.

Con il sistema all’avanguardia del fisico Maiman, invece, un ruspista, anche senza esperienza, poteva livellare un terreno; con questo metodo il margine di errore venne dimezzato.

Anni Ottanta: Paolo Gramigna e la prima livellatrice laser

Anno dopo anno l’incredibile utilità del sistema laser suscitò l’interesse di molti.

“Nel 1982 Paolo Gramigna fu responsabile dell’importazione dall’America del primo sistema laser Spectra a controllo visivo. In seguito, lo abbinò ad una lama manuale di livellamento del terreno e ne fece automatizzare il funzionamento, inventando così la livellatrice a controllo laser.

Inizialmente si legò ad un’azienda, ma non riuscì a portare a termine il suo progetto.

Iniziò allora a promuovere la sua brillante idea per le fiere di tutta Italia.

Riuscì nel suo intento e si legò ad un’altra azienda chiamata Novac; partì così il mercato delle livellatrici laser.”

Una storia costellata di passione, tentativi, fatiche, sogni e speranze.

Un’idea che ha contribuito alla crescita di moltissime aziende che non potrebbero più fare a meno di questa tecnologia.

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